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La lateralizzazione

La lateralizzazione

di Paola Giosuè - 26/10/2023
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La lateralizzazione

In riferimento al corso Medicina osteopatica e disturbi del neurosviluppo, di seguito proponiamo un breve estratto dell’articolo 'Processo di lateralizzazione e dislateralizzazione' di Roberto Carlo Russo perché riteniamo sia fondamentale conoscere i modelli di valutazione della predominanza funzionale di mano-occhio-piede in un bambino in età evolutiva.



L’osteopata deve avere un modello diagnostico a cui far riferimento per condurre un razionale valutativo con test sensibili e specifici al fine di individuare, attraverso il sistema muscolo-scheletrico, disfunzioni che non permettono di accedere al processo di specializzazione emisferica quale base essenziale per acquisire funzioni evolutive ovvero la letto-scrittura e tutti gli apprendimenti specifici.


Durante il corso Medicina osteopatica e disturbi del neurosviluppo verranno presentati i concetti teorici di organizzazione del processo di specializzazione emisferica, i modelli di valutazione della dominanza oculare, manuale e del piede, i ragionamenti osteopatici in termini diagnostici e di formulazione di un progetto terapeutico attraverso prove pratiche

La lateralizzazione è una condizione fisiologia nel regno animale.


La ricercatrice australiana Lesley Rogers (1970), studiando i polli ha scoperto che la lateralizzazione è comune a tutto il regno animale.


Altri autori hanno riscontrato nei mammiferi la predominanza d’interesse visivo di un emi-spazio rispetto al controlaterale e in diversi uccelli l’uso predominante di un arto dominante per portare il cibo alla bocca, nelle scimmie la preferenza dell’arto sinistro in compiti di discriminazione visiva e tattile (Ettlinger G.,1961).


Mac Neilage P.F. et al., (1987) hanno osservato la specializzazione manuale nei primati: arto sinistro per la prensione, arto destro per l’ispezione e manipolazione.


La maggior parte dei Gatti maschi è destra e sinistra nelle femmine; i Cani muovono la coda verso destra se la situazione è favorevole, mentre la muovono verso sinistra se la situazione è disturbante, la coda è un mezzo importante di comunicazione; nel Cavallo l’occhio sinistro è quello più usato per l’ispezione e controllo delle variazioni nelle vicinanze per risposte più rapide; i Rettili sono predominanti destri, la preda viene afferrata velocemente se è nello spazio destro; diversi Uccelli usano la zampa dominante per avvicinare il cibo alla bocca; gli Scimpanzè neonati preferiscono succhiarsi la mano destra.


Macaca Fuscata (Itani J.,1957) ha documentato una preferenza per la zampa sinistra nella prensione del cibo; nella Macaca mulatta (Ettlinger G.,1961) è stata notata una preferenza per l’arto sinistro in compiti di discriminazione visiva e tattile.


Nel regno animale gli occhi possono essere frontali o laterali, determinando una differente percezione dello spazio elaborato a livello cerebrale. La sovrapposizione dei campi visivi dipende dalle fibre non decussate. La lateralizzazione visiva è un’asimmetria delle strutture e delle funzioni visive, derivata dallo sviluppo della lateralizzazione nei due emisferi cerebrali, che comporta una specializzazione differente nell’uso dei due occhi, dei campi visivi, dell’analisi visiva cerebrale.


La lateralizzazione è influenzata da diversi fattori: genetici, condizionamento ambientale, scelte personali di adattamento agli stimoli, scelta dipendente da una lesione disfunzionale di un arto.


Un ritardo o alterato gioco funzionale tra innato e acquisito, può̀ determinare una difficoltà di trasformazione dal tridimensionale (modalità̀ di vita reale) al bidimensionale (rappresentazione grafica del disegno e della scrittura) e la possibilità̀ di fattori facilitanti la genesi dei disturbi specifici degli apprendimenti scolastici (DSA).

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